Rimbalza su tutti i TG la notizia di un attacco hacker a livello mondiale, le nazioni principalmente colpite sono il Regno Unito e la Spagna.
L’obbiettivo principale dell’attacco sono gli ospedali, i centri medici e le aziende sanitarie, ma anche istituti bancari e compagnie telefoniche soprattutto in Russia ed in Ucraina.
Si registrano attacchi anche in Italia, in questo caso l’obbiettivo sono le università, tra cui la Bicocca di Milano che segnala una situazione critica.
Lo strumento usato per gli attacchi è un virus, nello specifico un ransomware denominato WannaCry (letteralmente tradotto “voglio piangere”), funziona come il trojan CryptoLocker, una volta attivato “rapisce” tutti i file presenti sull’hard disk criptandoli con una chiave RSA-2048, ovvero un codice di cifratura a 617 cifre decimali, praticamente indecifrabile se non si dispone delle apposite chiavi di decodifica (per saperne di più su CryptoLocker leggi il nostro articolo), viene poi richiesto alle vittime un riscatto in BitCoin , per la precisione il controvalore di 300 dollari.
Resta inteso che l’eventuale pagamento del “riscatto” non garantisce che la promessa di sbloccare i file venga mantenuta.
A differenza di CryptoLocker però questo ransomware non si diffonde tramite mail di phishing, come la maggior parte dei cryptovirus, ma sfruttando una vulnerabilità di sistemi Windows che era già stata scoperta e chiusa un paio di mesi fa da Microsoft grazie ad alcuni aggiornamenti pubblicati gratuitamente.
Non ci sono precedenti di un attacco coì massiccio e su larga scala, il cui scopo pare non essere solo il fine di lucro ma anche destabilizzare le nazioni colpite, prova ne è la scelta non casuale degli obbiettivi scelti.
(Fonte Mastertek)
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